La festa liturgica del principale patrono della città di Venezia e delle terre venete è il 25 aprile (8 maggio), in occasione della ricorrenza del martirio dell’Evangelista Marco. Nell’antica Repubblica di Venezia, erano dedicati a san Marco anche il 31 gennaio (13 febbraio), in ricordo della traslazione a Venezia delle reliquie occorsa nell’828, e il 25 giugno (8 luglio), data della miracolosa apparizione delle stesse, nel 1094, dal luogo in cui esse erano state occultate (secondo la leggenda, dentro un pilastro).
San Marco Evangelista è stato un discepolo dell’apostolo Paolo e, in seguito, di Pietro. E’ ritenuto l’autore del Vangelo secondo Marco. Le sue spoglie furono trafugate con uno stratagemma da due mercanti veneziani nell’anno 828 e trasportate, dopo averle nascoste in una cesta di ortaggi e di carne di maiale, a Venezia, dove pochi anni dopo venne dato inizio alla costruzione della Basilica intitolata al santo che ancora oggi ospita le sue reliquie. Il culto di san Marco, per l’importanza religiosa rivestita dalla condizione di evangelista, è estremamente diffuso e capillare tra le Chiese cristiane. La sua figura è centrale per le Chiese orientali d’Egitto, derivate dall’antico patriarcato di Alessandria, e per gli antichi patriarcati delle terre venete, di Aquileia e di Grado, e per il patriarcato di Venezia loro erede, nella cui chiesa cattedrale, la basilica di San Marco, è tuttora conservato il corpo del santo.