Con la conveniente solennità e pietà, il 6-7 gennaio 2023 (24-25 dic. 2022 secondo il calendario giuliano) la parrocchia ortodossa delle Sante Donne Mirofore ha celebrato la Natività del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo presso l’antica chiesa di S. Zan Degolà in Venezia. Ai sacri riti, celebrati dal parroco arciprete Giorgio Goncharov e animati dalla corale polifonica della parrocchia, ha preso parte un gran numero di fedeli di molteplici nazionalità, fedeli della Chiesa Ortodossa Russa provenienti da quasi tutto il Veneto e il Friuli, molti dei quali si sono devotamente accostati ai Sacri Misteri
Le funzioni sono iniziate il mattino del 6 gennaio, col canto del Grande Vespro di Natale con la lettura di otto profezie veterotestamentarie accompagnate da maestosi canti interlezionali, immediatamente seguito dalla Divina Liturgia vigiliare con l’anafora di san Basilio il Grande. Al termine, con il canto del tropario e del condacio della festa innanzi all’icona festiva debitamente adornata, è ufficialmente iniziata la solennità.
Alla sera stessa, è stata celebrata la Veglia, composta dalla Grande Compieta, in cui è risuonato potente il canto del “Dio è con noi”, dalla Litia (ovvero la benedizione del pane, del vino, dell’olio e del grano), dal lungo e solenne Mattutino e dall’Ora Prima.
La mattina del 7 gennaio è stata celebrata con magnificenza la Divina Liturgia festiva, preceduta dall’Ora Terza. Secondo la consuetudine parrocchiale, l’Apostolo, il Credo e il Padre Nostro sono stati cantati anche in romeno-moldavo e in italiano, oltreché nella lingua liturgica che è lo Slavo ecclesiastico. Al termine della celebrazione, sono state lette le epistole natalizie del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Cirillo (Gundjaev) e del Metropolita dell’Europa Occidentale Nestore (Sirotenko). Il Patriarca ha significato come “venerando il miracolo della divina Incarnazione nella sua umile grandezza e magnificando il Salvatore venuto nel mondo, non possiamo allo stesso tempo non essere turbati dalle continue ostilità che adombrano le feste del santo Natale, perché, come nota san Paolo, se un membro soffre, tutte le membra soffrono con esso”; ha poi esortato alla vicinanza agli afflitti e ai bisognosi, amando i quali offriamo il nostro amore al Cristo nato.
Al termine della funzione, i parrocchiani hanno condiviso un fraterno banchetto. I bambini della parrocchia hanno apprezzato la visita di Babbo Natale e di sua figlia Nevina, da cui hanno ricevuto dolci doni, e hanno intrattenuto i presenti con canti natalizi tradizionali.
Le fatiche liturgiche non sono però terminate, perché poco dopo la conclusione del pranzo si è ripreso con la celebrazione del secondo Vespro di Natale (Sinassi della Madre di Dio), unito al Mattutino dell’occorrente domenica fra l’ottava, dedicata a S. Giuseppe, Davide Re e Giacomo Apostolo; infine, la domenica fra l’ottava è stata onorata con la Divina Liturgia al mattino dell’8 gennaio.